IL RESPIRO DI POVEGLIA

Una piccola barca avanza, lenta, nella nebbia. Verso un destino. Da Malamocco, dove la vita ha trovato una sua strada, attraversando il Canal Orfano, verso l’isola di Poveglia. Dove invece la vita è andata via.
 
ISOLA DI POVEGLIA

Una piccola barca avanza, lenta, nella nebbia. Verso un destino. Da Malamocco, dove la vita ha trovato una sua strada, attraversando il canal Orfano, verso l’isola di Poveglia.
 
Già dal canale, in fondo, quel destino è l’assenza. Chiamato così per il numero dei soldati che ci hanno perso la vita nella guerra tra i Veneziani e i Franchi di Pipino d’Italia, è come un annuncio della vita che lascia i luoghi, abitandoli di ricordi, di immagini, di spazi vuoti. Dove la memoria, come l’acqua, come la nebbia, occupa lo spazio che si ritrova vuoto.

(...) Poveglia, le sue stanze vuote, la sua storia, le sue leggende. 
 
Poveglia è stata un sanatorio, una base militare, un luogo di confino politico, un lazzaretto. Per altri è stato un luogo doloroso, perché qualcuno ci ha sofferto, fino al punto di togliersi la vita. O almeno così si dice. Per altri è stato un sogno di business, naufragato nelle suggestioni. Per altri è abitato da fantasmi. 
 
Per voi sarà un viaggio, tra storia e immaginazione, tra vite di passaggio. 
Cercate voi, se vi interessa, chi potrebbero essere le voci che ascoltate. Provate a dare un volto. Oppure no. E ascoltate le voci di Poveglia, che in fondo sono quelle di tutti noi. (...) sono un omaggio a tutte le vite che hanno attraversato Poveglia, quelle vere e quelle immaginate. Che magari scoprirete, alla fine, che sono le vite di tutti. Perché il dolore e la paura, la rabbia e la speranza, non sono patrimonio esclusivo di nessun luogo. Solo che in alcuni luoghi simbolici, a volte, vengono relegati.
Perché la nebbia rende incerti i confini, ed è bello perdersi cercando vite che non sono le nostre. Per capire, una volta trovate, quanto ci raccontano di noi.
 
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IL RESPIRO DI POVEGLIA

Luogo magico e misterioso per definizione, l’isola di Poveglia, spesso al centro delle cronache e delle leggende dei veneziani, viene raccontata attraverso le fotografie di Beatrice Mancini e attraverso le voci immaginarie raccolte dal giornalista Christian Elia.  
 
isola di cenere

L'ISOLA DI CENERE

E' Poveglia "l'isola di cenere"che dà il titolo a questa bellissima storia per ragazzi firmata da Elena Peduzzi. 
 
Nel piccolo paese dove sta trascorrendo le vacanze, Nicolas conosce Odette, una ragazzina dall'animo avventuroso che gli racconta dell'isola di cenere: si trova al largo della costa e si dice che sia maledetta. Secondo una leggenda, lì è nascosto un misterioso tesoro, ma tutti sanno ciò che si dice dell'isola: chi ci mette piede non fa più ritorno. 
 
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LE MOSTRE

Ci sono progetti che nascono per i giornali, altri che diventano libri, e altri che diventano mostre fotografiche. E' successo ad esempio per il lavoro "Princess of Waterland" un progetto realizzato in Bangladesh e poi esposto a Venezia, Firenze, Milano, Verona, Udine e Padova. Mostre che realizzo unendo la fotografia al teatro, alla musica e alla scrittura. 
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I PREMI

(Nella foto a fianco una delle immagini che compongono il lavoro "Love Camping" realizzato a quattro mani con Paola Fiorini con cui abbiamo vinto il primo premio del concorso "Portfolio Italia). 

ALTRI PROGETTI

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LA PERLA NERA

LA PERLA NERA

Il Constanța Casino è un casinò defunto situato a Constanța, in Romania. Designato dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale rumeno come monumento storico, il casinò è situato sul lungomare di Costanza, lungo il Mar Nero, nello storico quartiere Peninsulă della città.
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PRINCESS OF WATERLAND

PRINCESS OF WATERLAND

Esiste un paese dove terra e acqua determinano lo stile di vita degli uomini e delle donne che la abitano: il Bangladesh. Una terra che sprofonda nell’acqua per il trenta per cento del suo territorio. In questa situazione già così disperata, la condizione delle donne è assai più difficile di quella degli uomini. 
Queste donne, bambine, ragazze, anziane… Queste principesse dagli abiti sgargianti e dagli sguardi antichi, hanno un lungo cammino da fare, prendendo coscienza che questo mondo di terra e di acqua può essere migliore anche per loro.
 
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IL RESPIRO DI POVEGLIA

IL RESPIRO DI POVEGLIA

Una piccola barca avanza, lenta, nella nebbia. Verso un destino. Da Malamocco, dove la vita ha trovato una sua strada, attraversando il canal Orfano, verso l’isola di Poveglia.
 Già dal canale, in fondo, quel destino è l’assenza. 
(...) Poveglia, le sue stanze vuote, la sua storia, le sue leggende.