BLA BLA PEOPLE

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PASSAGGI

La crisi ai tempi del BlaBlaCar
Dicembre 2013. L’accordo tra Veneto e Lombardia non viene rinnovato, e il treno regionale che collegava Milano a Venezia scompare.
E adesso?
È in quel momento che scopro BlaBlaCar: un servizio nato in Francia e in rapida diffusione anche in Italia. Si prenota come un treno, ha un’app dedicata, permette ai conducenti di recuperare parte delle spese di viaggio e ai passeggeri di risparmiare anche oltre il 50% rispetto a un biglietto dell’alta velocità.
Ma BlaBlaCar non è solo risparmio.
È condivisione. È un modo diverso di attraversare le distanze. È incontrare l’inaspettato.
Andrea mi racconta che condividere un viaggio significa rompere le barriere tra mondi apparentemente lontani. Persone che, per età, stile di vita o contesto, non si sarebbero mai incrociate.
Mauro, da quando l’azienda per cui lavora ha spostato la sede a 350 km da casa, passa molte ore in macchina. Grazie a BlaBlaCar ha conosciuto nuovi compagni di viaggio e oggi, con alcuni di loro, esce anche a bere qualcosa la sera.
Marta vive fuori casa, senza mezzi propri. Con i passaggi riesce ad andare a trovare gli amici a Ferrara.
Ivan, invece, guida tutto il giorno per lavoro. Avere qualcuno accanto lo aiuta a restare sveglio, a evitare quei colpi di sonno che spesso colpiscono chi viaggia solo.
Nel 2015 ho deciso di raccontare tutto questo attraverso la fotografia.
Un progetto visivo nato per dare volto e voce a un fenomeno che non è solo figlio della crisi economica, ma anche di una nuova cultura della fiducia e della mobilità. Una comunità temporanea e mutevole che si crea in uno spazio ristretto – l’abitacolo di un’auto – e si scioglie qualche chilometro dopo, lasciando tracce leggere ma profonde.
Poi è arrivato il Covid-19.
La pandemia ha colpito duramente anche BlaBlaCar. Durante i lockdown del 2020, i passaggi si fermano del tutto. Il carpooling viene sospeso, metà del personale aziendale entra in cassa integrazione, l’app resta inutilizzata.
È un momento di silenzio e paralisi.
Ma nel 2021 i passaggi riprendono, prima lentamente, poi con forza.
Oggi è diventata una vera piattaforma di mobilità sostenibile multimodale, che integra carpooling, autobus e persino treni in alcuni Paesi. Oltre 100 milioni di utenti nel mondo, milioni di tonnellate di CO₂ risparmiate ogni anno.
Una nuova forma di mobilità, più consapevole e più umana.
Oggi riguardo le foto che scattai allora, nel 2015, e mi sembra di vedere i semi di qualcosa che ha resistito anche a una pandemia globale.
Un’idea semplice, ma potente: condividere il tragitto.
E forse anche un po’ di vita.